È mezzanotte. Una donna sta tornando a casa dopo una serata elegante, indossa dei tacchi a spillo e un abito nero. Adesso supponiamo che tale donna, nell’atto di camminare libera e tranquilla, si senta disturbata improvvisamente da un commento esplicito non desiderato seguito da un fischio. Provate ad immaginare il suo sangue gelarsi ed il suo cuore aumentare di battiti.
Questo vi sembra forse un “complimento”?
Mi rifiuto di credere che sia così.
Il problema è che la cultura in cui siamo immersi ci ha trasmesso l’idea che se sei una donna e ricevi un complimento non richiesto e dei commenti volgari per strada per il tuo modo di camminare e per il tuo corpo devi esserne solo onorata e andarne fiera.
Se sei una donna molto probabilmente ti sarà capitato nella vita di subire catcalling. Questo non vuol dire che le molestie sessuali per strada non capitino anche agli uomini, ma i dati parlano chiari sulla specifica componente di genere, che ricade più sulle donne.
Di fronte a tale fenomeno, non sono poche le ragazze che decidono di cambiare stile di abbigliamento, di non percorrere più certe strade e di tornare in casa ad un certo orario.
È angosciante il solo pensiero di sentirsi privati della libertà di girare come, quando e dove si vuole senza ricevere espressioni invadenti o strombazzate dall’auto.
Nonostante tutto ciò, in Italia il catcalling è continuamente sminuito. Per molti è solo un semplice apprezzamento o complimento. Si passa da “se non sai apprezzare un complimento hai qualche problema” a “continuando così non si potrà più dire nulla”, espressione questa che ha scocciato, e non poco.
Dunque, oggi, non bisogna intervenire sulle reazioni delle donne invitandole ad essere “più superficiali” e “meno esagerate”, a detta di alcuni, all’interno di un sessismo soffocante che sussurra a voce stridula di uscire, farsi belle e vestirsi per catturare lo sguardo maschile.
Occorre, invece, prendere consapevolezza del fenomeno ed intervenire a livello dei commentatori di strada. Bisogna partire proprio da qui. Il catcalling non è un complimento, ma solo una maschera per coprire brutte intenzioni.
Hai scritto un bellissimo articolo! Voglio dirti che condivido pienamente le tue riflessioni.
Noi donne siamo stanche di essere calpestate, derise ed umiliate. Non siamo libere, ma soffocate dagli uomini…
Lontani miglia e miglia dalla parità di genere.
Un abbraccio!
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Grazie! È vero. Siamo molto lontane dal raggiungimento della parità di genere.
Auguro a tutte noi un cambiamento radicale della concezione di “donna” all’interno della società.
Spero che il linguaggio possa cambiare e che la superficialità che ci circonda possa diminuire.
Crederci e farsi sentire sempre!
Un abbraccio!!
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